lunedì 18 febbraio 2008

La campagna elettorale del PD è partita alla grande.

Ho scritto un libro, due anni fa, per indicare gli abissali ritardi culturali della sinistra riformista sul fronte della comunicazione. I venti mesi del governo Prodi ne sono stati l’ennesima dolorosa prova. Ma la conferma più vistosa dell’importanza del nodo politica/comunicazione è proprio nell’esordio elettorale del Pd di Veltroni. Politica accessibile, moderna e fattiva da un lato e messaggi chiari, comprensibili e attuali dall’altro, sono tutt’uno. Andare da soli al voto. Una scelta che ha scompaginato il fronte avversario è, in pari tempo, un messaggio di chiarezza che ha spiazzato il variegato fronte dell’antipolitica. Andare da soli significa infatti rischiare e non difendere il potere, riportando la politica all’origine della rappresentanza : la conquista del consenso sulla base di una proposta. Rispetto ad anni di caste inamovibili capaci di mediazioni da contorsionisti per difendere il proprio spazio di visibilità e di contrattazione, un magico punto e a capo.
Efficace anche la scelta del programma essenziale in dodici punti presentato ieri. Rispetto al tomo di 280 pagine del Programma della Fabbrica della coalizione di Prodi, è una scelta di efficienza della politica e anche un messaggio di chiarezza e semplicità. Aver scelto tra questi essenziali punti programmatici misure che dimostrano sintonia con le preoccupazioni delle famiglie come il lavoro e il reddito da lavoro, significa prendere le distanze dalla tecnopolitica della “competitività del sistema paese” . Come dire : farsi capire per dimostrare di aver capito. Aver messo la sicurezza tra le priorità significa aver definitivamente archiviato imbarazzi e reticenze che, da sinistra, avevano permesso alla destra di beneficiare strumentalmente di un vantaggio immeritato su questo fronte.
Con il Pd si respira un’aria nuova e non solo per la scelta azzeccata della location di Spello. C’è di più in questa capacità e soprattutto nella volontà di comunicare: c’è l’inizio di una nuova politica a sinistra. Il messaggio sta arrivando e lascerà il segno.

Claudio Frontera
Membro del coordinamento territoriale di Livorno e dell’assemblea costituente regionale toscana del Pd.

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