sabato 18 agosto 2007

Semplicemente democratici







Comitati Livorno e Bassa Val di Cecina
Con Walter Veltroni e Andrea Manciulli





Abbiamo iniziato durante la campagna elettorale del 2006 ad incontrare e riunire cittadini ed elettori dell’Ulivo per sostenere Romano Prodi.
Abbiamo continuato nei mesi successivi a lavorare per consolidare quella nuova domanda di partecipazione e di politica che, dentro e fuori i partiti, si manifestava.
Abbiamo prodotto documenti e organizzato incontri con esponenti regionali e nazionali, trovando, già prima del Convegno di Orvieto dell’autunno del 2006, il naturale sbocco di questo impegno nella prospettiva della costruzione del Partito Democratico.
Oggi, dopo i congressi di Ds e Margherita e dopo un appassionato dibattito che ha profondamente coinvolto la società italiana, non privo, peraltro, di alcune pesanti delusioni, la via del Partito Democratico è arrivata ad un passaggio cruciale, quello dell’elezione, il 14 ottobre prossimo, delle Assemblee Costituenti Nazionale e Regionale.
Tra noi c’è chi viene da esperienze politiche diverse e chi non ha mai partecipato alla politica prima d’ora.
Quello che ci accomuna oggi è la speranza di poter concorrere, con le idee e l’impegno, alla nascita di un partito nuovo, un soggetto vero che determini un cambiamento profondo della politica italiana e che sappia rilanciare il prestigio e l’efficienza delle istituzioni.
Per questo affidiamo alla fase costituente questo nostro contributo, aperto a nuove adesioni e apporti, convinti che il nuovo partito vivrà e si rafforzerà quanto più sarà capace di essere unito e, in pari tempo, aperto e pluralistico, cioè capace di riconoscere e valorizzare le diversità che ne costituiscono la principale ricchezza.
La cosa più bella sarà quella di potersi definire, un giorno, “…semplicemente, democratici”, come ha detto, nel suo discorso di Torino del 27 giugno 2007, Walter Veltroni.
Un discorso di cui condividiamo i contenuti e le proposte. Per questo e per quello che Veltroni ha sostenuto e fatto nel corso della sua esperienza politica, ne sosteniamo convintamene la candidatura alla guida del Pd.
Sosteniamo anche, per l’elezione del segretario regionale toscano del Pd, la candidatura di Andrea Manciulli, un solido dirigente politico della nuova generazione, che ha già dato, alla guida dei ds toscani valide prove di autonomia e lungimiranza.
I temi che di seguito elenchiamo sono quelli che, sulla base di queste premesse, riteniamo più vicini alle nostre sensibilità e sui quali intendiamo maggiormente impegnarci.
1. Il rinnovamento della politica italiana, che, dopo la fine della prima Repubblica non è riuscita a trovare un approdo, benché abbia raggiunto il pieno riconoscimento della legittimità dell’alternanza. Occorre non proporre ritualmente, ma ripensare e rielaborare temi fondamentali, come il federalismo e la riforma dello Stato e della P.A. Il problema strutturale della dilatazione dei tempi e dei costi della politica e il crescente intreccio di questa con l’economia e gli affari, rendono, inoltre, ormai innocue e risibili tante facili e generiche affermazioni sui principi democratici. Per il rilancio della credibilità della politica e delle istituzioni è il momento di costruire quindi su semplici e fondamentali valori, come la responsabilità e l’onestà, che significano anche rispetto e rifiuto dell’arroganza. I cittadini, per fare la loro parte nel rilancio del paese, hanno bisogno di vedere una politica che si rinnova a partire da elementari, comprensibili cambiamenti : nell’atteggiamento, nei metodi, nelle priorità. Più dell’ingegneria istituzionale, nei momenti critici per la democrazia, contano l’entusiasmo, la capacità di comunicare, l’impegno e la serietà. Il tema principale del rinnovamento della politica è infatti quello della democrazia e dei suoi istituti, a cominciare dai partiti. La costituzione del Partito Democratico, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini-elettori, può essere il concreto avvio della riforma della politica. Coerentemente, le regole che il P.D. dovrà darsi dovranno garantire la sovranità del cittadino nelle decisioni principali del partito: dalla scelta del leader ai vari livelli nazionale, regionale e locale alla scelta dei candidati per qualsiasi tipo di elezione. Le regole inoltre, per garantire il rinnovamento, dovranno prevedere il limite dei due mandati per ogni tipo di incarico. Il metodo delle primarie deve diventare costante anche nelle scelte programmatiche . Per la legge italiana sul finanziamento della politica, il cittadino con il suo voto decide anche di finanziare un partito e diviene titolare di un diritto a concorrere alle decisioni più importanti : lo statuto del partito indicherà i livelli diversi di adesione a cui far corrispondere forme diverse di partecipazione.
2. Una vera nuova politica dell’ambiente, che non si limiti alla tutela, alla difesa e alla compatibilità, ma promuova sviluppo e competitività a partire dalla qualità ambientale;
3. Un diverso impegno per la sicurezza che scongiuri intolleranze e conflitti sociali, raccogliendo con deciso impegno la domanda di sicurezza che la società esprime;
4. Un costante e duraturo impegno per la qualità e dignità del lavoro , come fattore di sviluppo economico ei coesione sociale.
5. Cultura e conoscenza come valori sociali da promuovere e impegnare nella costruzione di una nuova politica e nelle scelte di governo, in un mondo che cambia velocemente e richiede flessibilità e capacità di orientamento e di innovazione da un lato, come anche solide basi valoriali ed etiche dall’altro.
L’esperienza di questi anni ha purtroppo insegnato che gli impegni, le promesse, i programmi, non bastano.
La nuova politica si baserà e si farà giudicare dai comportamenti concreti. Per fare un esempio, il valore innovativo del Pd verrà misurato concretamente dalla effettiva applicazione del metodo delle primarie e dalla rinuncia a condizionarlo con il controllo partitico delle proposte di candidature, favorendo invece il libero e sereno confronto di idee e proposte per la selezione più efficace del merito e del valore della classe dirigente.
Nuova politica significa un modo nuovo di operare: chi assume incarichi politici, di partito o elettivi, deve promuovere costanti, frequenti e strutturate iniziative di rendiconto delle attività svolte, di assunzione di responsabilità di fronte a qualificate platee indipendenti di elettori, come per la prima volta ha proposto, nel suo programma elettorale per le elezioni presidenziali francesi, la candidata della sinistra Segolene Royal.
Portatori di esperienze diverse ci sentiamo liberi da ogni sorta di condizionamento e vogliamo essere liberi di contribuire ad un processo di cui da tempo apprezziamo lo straordinario valore. Con questo spirito guardiamo all’ appuntamento del 14 ottobre.
Secondo l’art. 49 della Costituzione, i partiti, sono strumenti volti a garantire l’effettiva partecipazione dei cittadini.
E’ venuto il momento di una politica democratica dei fatti e vogliamo impegnarci per questo.
Claudio Frontera, Daniela Miele, Silvia Di Batte, Claudio Vanni , Marzino Macchi,Daniele Bettinetti, Silvia Ghelardi, Ismo Rugiadi, Maria Sfriso, Barbara Fantozzi, Alfredo Fontana, Vinicio Lippi, Roberto Lauro, Edy Simonini, Giuseppe Luigi Nicolosi,Renato Bianchi, Nedo Ghelardi, Carla Nencini, Ombretta D'Orto, Maria Luisa Nencini, Gabriella Cecchi, Ivano Martelloni, Daniele Morelli, Massimo Paoli, Daniela Pachetti,Cristina Arrighi, Carolina Marengo, Carla Chiavacci, Sirio Grassi,Beppe Ranucci,Renzo Tantulli,........................

questi i primi firmatari

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