martedì 21 ottobre 2008

«La sinistra si confronti sulle questioni reali»

Il Tirreno
21/10/08
Mi inserisco nell’analisi di Claudio Frontera sulle prossime elezioni amministrative pubblicata dal “ Il Tirreno “ il 15 ottobre scorso, da persona esterna al Partito Democratico ed alla maggioranza che amministra il Comune e la Provincia di Livorno, e come consigliera provinciale di Rifondazione Comunista, partito all’opposizione nelle due istituzioni.
L’ho trovata analisi interessante e, pur se di parte, ispirata da forte senso critico purtroppo motivato dalla realtà e dall’aspirazione alla politica dello spirito di servizio e della passione civile.Personalmente aggiungerei l’aspirazione alla prossimità dei/delle cittadini/e alle Istituzioni, alla percezione diffusa di far parte ognuno/a di una complessa attività sia programmatica che amministrativa includente, al vivere solidalmente in una Livorno ricca sì di problemi ma con un’anima ed un cuore pulsanti. Frontera, nel tratteggiare la Sinistra radicale la descrive incerta tra “ confrontarsi con una maggioranza che non fa concessioni programmatiche o restare all’opposizione “. Io ritengo che questo sia solo uno degli argomenti che impegnano la cosiddetta Sinistra radicale (per me oggi più che mai radicalità significa elaborazione di strumenti per l’ottenimento di risultati rispondenti ai bisogni presenti nella società). Gli altri argomenti sono, a mio parere e tra gli altri, reagire alla batosta elettorale, alla banalizzazione di “ tanto sono tutti uguali “, all’arroganza preistorica della maggioranza che governa il nostro Paese alimentando la paura nella popolazione. Alla drammatica situazione indotta dal Governo a lavoratori/trici dipendenti e pensionati/e tutta la Sinistra livornese dovrà trovare risposte forti, necessarie, efficaci. Certo le elezioni amministrative rappresentano per la comunità locale un momento di partecipazione diretta alla politica e mi piacerebbe che si vivessero con consapevolezza e rispetto ma anche con la volontà di innovare ciò che non ha finora convinto, di individuare modalità anche coraggiose, di soddisfare le tante esigenze della nostra città rispettandone l’habitat ambientale e culturale. Per l’amministrazione comunale c’è una grande questione sospesa: le migliaia di firme raccolte e divenute inutili per lo svolgimento del referendum sull’offshore. E’ una questione di democrazia che non può essere rimossa. La congiuntura economica è preoccupante, certo e non solo per Livorno, ma riscoprire la voglia di confrontarsi sulle questioni reali senza condizionamenti precostituiti, sarebbe sicuramente il miglior auspicio per la nostra comunità.
Graziella Pierfederici
consigliera provinciale del partito della Rifondazione Comunista

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