sabato 25 ottobre 2008

" Signore perdonali, perché a noi non ci riesce"

Illuminante anche l'intervento del Senatore a vita Cossiga sui futuri percorsi formativi
"In primo luogo lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito...Lasciar fare gli universitari . Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri . Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano Soprattutto i docenti,non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. "
Ma l'istigazione a delinquere è stata abolita? Perché con tutti questi lodi ... non ci si capisce più nulla !
Turms
Pensierino della sera
Per coloro che continuano a sostenere questa "elite" governativa possiamo forse richiedere l'intervento divino :
" Signore perdonali, perché a noi non ci riesce. "
http://sacripanti.blog.tiscali.it//index.shtml
Forse qualcuno potrebbe pensare che è un vecchio rimbambito, un picconatore suonato dalle sue stesse picconate, ma non è così. Egli non è nuovo a questa ideologia della violenza e le cose che ora dice le ha fatte davvero quando era ministro dell'Interno. La povera Giorgiana Masi è un esempio dell'uso sistematico della provocazione come strumento di ordine pubblico, ma ci sono molti altri casi. Per questo durante il movimento del '77 molti di noi giovani in tutta Italia andavano nottetempo a scrivere 'Kossiga boia' con la K e la doppia s alla nazista, nelle città come in provincia, e di giorno manifestavano la rabbia e il desiderio di un paese migliore e più democratico. Ma vinse lui... dopo essere stato Ministro dell'Interno nel '77 e nel '78, ministro al tempo dell'uccisione di Aldo Moro, negli anni '80 è stato fatto anche Presidente della Repubblica. Incredibile. Infatti, e non solo per questo, l'Italia è ulteriormente peggiorata e la sua classe dirigente ne è lo specchio fedele. E oggi ritira fuori quell'ideologia fascista perché sa di non predicare nel deserto e di trovare orecchie attente... purtroppo i pericoli per questa debole democrazia non finiscono mai.
Rossano Pazzagli
dal Cantiere della democrazia

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