Il regista torna sul momento politico: «I voti? Berlusconi ha spostato un Paese...»
«La sinistra, l’opposizione, è divisa in due: o è autodistruttiva o è in letargo. Ma la cosa più grave è che manca, non esiste, una opinione pubblica: è da 14 anni che Berlusconi, nonostante il conflitto di interessi, può non solo candidarsi a guidare il Paese ma anche avere un così forte controllo dei media». E’ Nanni Moretti (nella foto) a parlare durante la presentazione della retrospettiva che il Festival di Locarno gli ha dedicato. «Non c’è una legge antitrust - ha proseguito il regista - in nessun Paese democratico del mondo sarebbe stato consentito a Berlusconi di potersi candidare e di avere una tale concentrazione di giornali e televisioni. Ma manca la memoria, manca un’opinione pubblica, si accetta tutto come normale. In un altro Paese, e lo dico tra virgolette, sarebbe stato punito dagli elettori». «Se pensiamo - ha incalzato Moretti - che voleva nominare ministro della Giustizia, Previti... quando un Previti viene condannato in tre gradi di giudizio per corruzione della magistratura relativa agli interessi di Berlusconi, l’opinione pubblica avrebbe dovuto punirlo. Per non parlare di Dell’Utri». «Berlusconi - ha concluso Moretti - non ha spostato i voti, ha spostato un Paese.
«La sinistra, l’opposizione, è divisa in due: o è autodistruttiva o è in letargo. Ma la cosa più grave è che manca, non esiste, una opinione pubblica: è da 14 anni che Berlusconi, nonostante il conflitto di interessi, può non solo candidarsi a guidare il Paese ma anche avere un così forte controllo dei media». E’ Nanni Moretti (nella foto) a parlare durante la presentazione della retrospettiva che il Festival di Locarno gli ha dedicato. «Non c’è una legge antitrust - ha proseguito il regista - in nessun Paese democratico del mondo sarebbe stato consentito a Berlusconi di potersi candidare e di avere una tale concentrazione di giornali e televisioni. Ma manca la memoria, manca un’opinione pubblica, si accetta tutto come normale. In un altro Paese, e lo dico tra virgolette, sarebbe stato punito dagli elettori». «Se pensiamo - ha incalzato Moretti - che voleva nominare ministro della Giustizia, Previti... quando un Previti viene condannato in tre gradi di giudizio per corruzione della magistratura relativa agli interessi di Berlusconi, l’opinione pubblica avrebbe dovuto punirlo. Per non parlare di Dell’Utri». «Berlusconi - ha concluso Moretti - non ha spostato i voti, ha spostato un Paese.
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