venerdì 20 giugno 2008

«Qualche correzione si farà L'Ulivo? Con noi rivive»




Corriere della Sera
2008-06-20
Giorgio Tonini
ROMA — Oggi, all'assemblea costituente del Pd, Giorgio Tonini, cattolico e veltroniano di ferro, difenderà a spada tratta la linea del «suo» segretario. E la scelta di rafforzare l'identità del partito, nonostante la sconfitta alle Politiche.Insomma, nessun tradimento della linea ulivista, che ormai non pochi denunciano? «Non capisco chi dice queste cose. È vero, durante la campagna elettorale abbiamo accentuato la polemica tra il Pd e il resto dell'ex Unione, ma non abbiamo mai detto che la nostra formazione era un'altra cosa rispetto all'Ulivo. Anzi, credo che, distinguendoci in modo aperto dalla sinistra massimalista, abbiamo difeso l'originaria idea ulivista».E chi rimprovera l'abbandono di quelle larghe alleanze portate avanti da Prodi?«Occorre considerare anche l'altra faccia della medaglia, che è sotto gli occhi di tutti: per due volte Prodi ha vinto, ma per due volte è stato messo in crisi proprio dalla sinistra radicale. Ecco perché con quei partiti abbiamo deciso un divorzio unilaterale». Insomma, «è vero che abbiamo perso e che c'è bisogno di qualche correzione, ma dobbiamo tenere duro e difendere le nostre scelte con fermezza. Basta pensare ad un solo fatto: è la prima volta che in Italia una fusione tra due soggetti porta più voti di quanti gli stessi partiti ne avevano da soli».

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