giovedì 8 maggio 2008

Carissima,
rispondo con ritardo alla tua sollecitazione e ti ringrazio innanzitutto di farlo, di stimolarmi, perchè come tutti credo, sono frastornata e anche avvilita.
Quanto all'articolo in questione, lo condivido in pieno: se, in un certo passaggio, dopo le primarie, servivano i capi storici a prendere in mano i fili del consenso, ora mi sembra che ci voglia del "materno", lasciare spazio a giovani generazioni, a nuove rappresentanze "competenti", che siano in grado di dare voce a bisogni non ascoltati durante la campagna elettorale, di fare proposte "positive", di sviluppo, di svolta!!!
Basta rincorrere paure e razzismi, sì invece ad ascolto, a collaborazioni "intelligenti", alla centralità del lavoro e alla laicità, temi che mi sono rimasti strozzati in gola, sì a dialogo serrato su temi veri: salario, rappresentanze, regole, diritti, integrazione, promozione di fasce sociali trascurate dagli interessi emergenti, sì a società istituzionale in grado di intercettare esigenze e trasformarle in servizi.
Un abbraccio e buon lavoro
Adriana

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