Parisi: ''No a gestione centralizzata della politica''A 'La Stampa' il monito del ministro della Difesa sul Partito democratico dopo la denuncia del vicepremier D'Alema sulla crisi di credibilità del sistema: ''Vedo già proporre la ripetizione del passato, con i vertici ossessionati dalla preoccupazione di garantire e perpetuare l'esistente''
Roma, 21 mag. (Ign) - Dopo D'Alema, Parisi. La crisi di credibilità della politica denunciata ieri dal vicepremier preoccupa il management e oggi è il ministro della Difesa a lanciare il monito alle dirigenze dei partiti in un colloquio con Ugo Magri apparso su 'La Stampa'. "I politici appaiono ai cittadini non solo molto costosi, ma anche poco produttivi e quasi per nulla legittimati" mette in guardia Parisi constatando che "monta un'ondata limacciosa di risentimento collettivo, moralismo e populismo insieme".La sua riflessione si incentra sul Partito democratico, che anziché presentarsi come la novità in grado di porre rimedio alla disaffezione dei cittadini nei confronti della politica, rischia invece di rivelarsi una semplice prosecuzione dello status quo. ''Vedo già proporre come nuovo inizio la ripetizione del passato - dice Parisi -. Una brutta tendenza a consegnare il nuovo soggetto politico alla gestione centralizzata dei vertici nazionali, ossessionati dalla preoccupazione di garantire e perpetuare l'esistente''.Quindi, avverte, ''il confronto sul Partito democratico deve partire dal riconoscimento della denuncia'' fatta da D'Alema ''e dal confronto sulle cause che hanno determinato la situazione attuale. Partecipare significa scegliere. Ma la scelta è possibile solo se il confronto è tra posizioni compiutamente politiche. Non credo che la crisi di sistema segnalata da D'Alema possa essere affrontata dividendoci su come e quando tagliare l'Ici...''
lunedì 21 maggio 2007
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