martedì 15 maggio 2007

Verso il PD : Un partito nuovo sia più femminile

Sono una donna che frequenta da poco da poco la vita partitica attiva. Sono iscritta ai Ds dalla scorsa. Ho 45 anni, e vita attiva partitica a parte, sono nel mondo del volontariato da una vita e faccio parte della Commissione provinciale per le pari opportunità da due legislazioni. Seguo con entusiasmo e partecipazione la vicenda del Pd e come tanti e tante ho molte aspettative rispetto a ciò che nascerà e ci rappresenterà. Questa mattina ho letto su diversi quotidiani che la road map del Pd è in partenza e che il primo passo è quello di organizzare un comitato promotore.
Tale Comitato sarà formato da circa 30 esperti/e, e la percentuale di spazio per le donne sarà di 1/3, bocciando la proposta di Anna Finocchiaro del 50%. Devo dire che ho riletto più volte l’articolo sperando di aver sbagliato l’interpretazione, ma i numeri non sbagliano. E mi secca dirlo ma è stata per me una pugnalata.
Si parla tanto di partito nuovo con ugual spazio per uomini e donne e poi se ne inserisce 1/3 nel comitato promotore che sarà forse la parte più delicata dell’interno processo? Le donne vogliono un partito nuovo che finalmente le rappresenti, sia nelle risorse al femminile che nelle criticità rappresentate dall’appartenenza a questo sesso. Noi siamo più della maggioranza della popolazione e ancora abbiamo grandi problemi da risolvere. Dalla conciliazione dei tempi di vita e del lavoro nonostante ci sia una bellissima legge, la 53, ancora poco conosciuta e poco applicata, per cui ci dobbiamo districare tra un lavoro precario o al nero e spesso mal pagato, tra la famiglia composta da bambini (che spesso non trovano posto al nido), marito o ex marito compagno, e cura degli anziani (con gestione della badante nel migliore dei casi). Noi donne vogliamo esserci in questo nuovo partito fin dall’inizio
Gabriella Cecchi

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