Leggiamo su il Tirreno, cronaca di Cecina, dell’interessante iniziativa promossa dai partiti per discutere del futuro partito democratico con l’on Marco Filippeschi, deputato Ds, e con la segretaria regionale della Margherita Caterina Bini.
Ci fa molto piacere il fiorire delle iniziative su questo tema, è molto importante che la discussione si allarghi, che i cittadini e le cittadine possano affrontare il tema della riforma della politica e della costruzione di un partito nuovo. A tale proposito va ricordato che gli aggettivi che qualificano il partito democratico che vogliamo, che sono divenuti le parole chiave del processo che si è avviato e che i due partiti DS e Margherita hanno fatto proprie nei loro congressi, recentemente conclusi, sono nuovo,aperto, plurale, inclusivo. Allora ci chiediamo, perché ad un incontro di tale genere non siano state invitate le Associazioni impegnate nella costruzione del partito democratico, perché iniziare con le esclusioni?
Un mese fa l’associazione per il PD organizzò un’iniziativa analoga, molto partecipata, a cui i Partiti, invitati, poterono dare il loro contributo in modo collaborativo; non sarebbe stato corretto e segno di buona educazione e di apertura reale e concreta, di vera novità ricambiare l’invito e far partecipare le Associazioni all’iniziativa? Non si pensa che non è sufficiente la sommatoria , la fusione di due partiti e soprattutto non serve e non interessa a nessuno. Insomma ci sembra che il processo di cui tanto si parla abbia dimenticato le parole chiave di cui sopra.
Associazione per il PD
Daniela Miele Silvia Di Batte
Ci fa molto piacere il fiorire delle iniziative su questo tema, è molto importante che la discussione si allarghi, che i cittadini e le cittadine possano affrontare il tema della riforma della politica e della costruzione di un partito nuovo. A tale proposito va ricordato che gli aggettivi che qualificano il partito democratico che vogliamo, che sono divenuti le parole chiave del processo che si è avviato e che i due partiti DS e Margherita hanno fatto proprie nei loro congressi, recentemente conclusi, sono nuovo,aperto, plurale, inclusivo. Allora ci chiediamo, perché ad un incontro di tale genere non siano state invitate le Associazioni impegnate nella costruzione del partito democratico, perché iniziare con le esclusioni?
Un mese fa l’associazione per il PD organizzò un’iniziativa analoga, molto partecipata, a cui i Partiti, invitati, poterono dare il loro contributo in modo collaborativo; non sarebbe stato corretto e segno di buona educazione e di apertura reale e concreta, di vera novità ricambiare l’invito e far partecipare le Associazioni all’iniziativa? Non si pensa che non è sufficiente la sommatoria , la fusione di due partiti e soprattutto non serve e non interessa a nessuno. Insomma ci sembra che il processo di cui tanto si parla abbia dimenticato le parole chiave di cui sopra.
Associazione per il PD
Daniela Miele Silvia Di Batte
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