sabato 16 giugno 2007

Per un partito di donne e di uomini

Il manifesto delle donne per il Pd 14 giugno 2007
Le donne Ds hanno presentato oggi il loro manifesto per il Partito democratico. In una conferenza stampa a Roma presso l’hotel Artemide, Vittoria Franco, la coordinatrice delle diessine, insieme a molte donne tra cui la capogruppo al Senato Anna Finocchiaro, il Ministro delle pari opportunità Barbara Pollastrini, il ministro della Salute Livia Turco e la vicecapogruppo alla Camera Marina Sereni hanno illustrato le proposte e le richieste delle democratiche di sinistra per il nascituro soggetto politico.Non una semplice battaglia che rivendica un'assemblea costituente paritaria, «Vogliamo essere cofondatrici - dice Vittoria Franco - e non è per semplice rivendicazione ma per un principio di cooperazione tra donne e uomini nella costruzione della democrazia» con un obiettivo che è anche, conclude la rappresentante delle donne della Quercia, «regalare agli uomini più spazio privato e conquistare noi donne più spazio pubblico».Ma le diessine chiedono a gran voce anche delle regole per l'elezione dell'assemblea costituente facciano in modo che ci sia una rappresentanza paritaria. «Le liste - ha affermato il ministro Barbara Pollastrini - grandi o piccole che siano, devono essere costruite per ottenere il 50% delle elette. Secondo me ci deve essere l'alternanza fra donna e uomo o, se ci saranno le preferenze, bisogna rendere obbligatoria la doppia preferenza». Per il vice capogruppo alla Camera Marina Sereni «non ci sono più alibi: il nuovo partito se è nuovo, non ha l'alibi di dire: le donne non ci sono perchè le donne ci sono»Turco punta l'attenzione sui contenuti e dice: «Non dobbiamo farci travolgere dall'antipolitica e dal suo fango che non travolge solo qualche persona, ma tutti. Quindi dobbiamo dare efficacia e senso alla politica ricostruendone il senso civico». Anna Finocchiaro è convinta che «le donne si sono messe in moto come una grande forza tranquilla e le donne sono le prime a credere nella modernizzazione perche' la modernizzazione premia le donne».Non si fanno attendere le rassicurazioni del segretario dei Ds Piero Fassino: «Andiamo all'assemblea costituente per avere metà donne e metà uomini e stiamo lavorando a regole che realizzano questo obiettivo e questo deve valere per tutti i livelli di direzione politica e di organi dirigenti».













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