mercoledì 4 luglio 2007

Il RETROSCENA : Scaricabarile, il gioco della casta

Il Tirreno
MERCOLEDÌ, 04 LUGLIO 2007

Lo scaricabarile. Ovvero: il taglio dell’ente o della poltrona del vicino va bene, anzi benissimo, purché le forbici non sfiorino il nostro portafoglio. E’ il nuovo gioco di società dei politici nella stagione della Casta e delle castine. Il Governo vuole stringere la cinghia di Regioni, Province e Comuni. Per Roma lo spreco è diffuso nell’Italia dei campanili. Per gli enti locali invece i costi della politica si annidano soprattutto nei palazzi romani: troppi ministri, sottosegretari, deputati, senatori e portaborse. D’accordo su Roma sprecona, i campanili fanno squillare campane contrapposte quando parlano dei loro tagli. Così c’è chi dice: aboliamo le Province. Le quali replicano: non sia mai, piuttosto dateci le competenze dei Consorzi di bonifica e degli Ato. I grandi Comuni fanno la voce grossa: ma che teniamo a fare ancora in vita i piccoli Comuni di poche anime e di molte spese? Ma c’è chi canta dei veri e propri peana sui piccoli Comuni che ci preservano dalla scomparsa di realtà umane e sociali preziose. Altra idea: perché non mandiamo al diavolo le Comunità montane? Già, e alle nostre montagne e colline chi ci pensa? Anche se poi molti Comuni delle Comunità montane si situano al livello del mare... Un bel rompicapo. In cui il più bravo è quello che riesce a spostare le forbici sulla testa del vicino. E non c’è da meravigliarsi se ad essere tagliate alla fine siano proprie le forbici. D’altra parte pensare che la Casta tagli se stessa è forse un po’ illusorio. (m.l)

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